
Ai nati sotto il segno dello spazzolino da denti, gli astri non promettono niente di buono. La Luna in transito dalle parti dell'orbita di Marte vi porterà male, una sfiga pazzesca, segno inequivocabile di scoglionamento, grande scassacazzi quel pianeta lì. E allora, cari amici dall'ascendente facile, non lasciatevi smarmellare le palle dalle bizzarrie degli astri, e lasciatevi piuttosto consigliare dai grandi autori del '900. La vostra giornata ne avrà sicuro giovamento.
(Charlie Brown)- Sono stufo di queste insinuazioni! Se ti sono antipatico perchè non me lo dici chiaro e tondo?
(Violet)- Mi sei antipatico!
(Charlie Brown)- Ripensandoci bene... preferisco le insinuazioni.
(Charles Maria Schultz, Peanuts).

Quante volte abbiamo pensato, avete pensato, meglio la verità. Beh, potrebbe essere uno sbaglio! Siete sicuri di volere sempre la verità, ad ogni costo? C’è cosa più crudele della verità? La verità è una matrigna che non ci perdona mai niente. Davanti alla verità abbiamo sempre fatto qualcosa di sbagliato. E giù legnate! Meglio non farla incazzare. Non provocarla. Per questo a volte è meglio rassegnarsi alle evidenti bugie che ci dicono gli altri. La verità è nuda, non un velo dietro il quale poter nascondere le vergogne. Moralmente è preferibile,certo, alla menzogna, ma socialmente è un disastro che puntualmente ci scredita davanti ai consimili e ci fa perdere prestigio sociale. La nostra dignità davanti alla verità è indifendibile, perché niente come la verità certifica le nostre miserie. Grinze, difetti, brutture dell’anima, così la verità ci svela agli altri. La finzione e l’ipocrisia che gli altri ci degnano di tanto in tanto, è intrisa di pietà: è la loro compassione verso di noi. Dovessero sbatterci sul muso la verità, ci demolirebbero davanti a noi stessi, davanti agli altri, davanti al mondo. Meglio allora, come dice Charlie Brown, le insinuazioni. Quel briciolo di benevola ipocrisia che ci permette di far finta di essere, davanti agli altri e davanti a noi stessi, se non virtuosi, per lo meno decenti. Che salva quello che rimane della nostra dignità di uomini. È una questione di educazione. Tolleriamoci imperfetti l’un l’altro con un minimo di garbata e reciproca ipocrisia. Non pretendiamo sempre di dare e di ricevere la verità. La verità, se proprio ci piove addosso, non potremo fare a meno di prendercela. Ma è umida, la verità, ci si bagna, si prende freddo, ci s’ammala. La verità è il primo fattore di rischio delle pleuriti etiche. Brutta malattia, non ti fa più respirare, asfissi nella colpa. Non sapete quanti ne ha sterminati, anche di più (eticamente) robusti di voi. Non sempre ci salva la penicillina. Quindi, se si può evitare… Date retta: quando minaccia un veritiero temporale, prima che scorasci aprite l’ombrello dell’ipocrisia e riparatevi dalla verità.